Crystal Creek è una mite cittadina come tante altre, in cui la tranquillità
è garantita dalla rigida routine che scandisce la vita quotidiana.
Come in un ipnotico carillon, la musica è sempre la stessa, qualsiasi forma
di innovazione è impensabile, ogni azione, per quanto fluida, è imposta ai
personaggi della scena da un ingranaggio occulto.
La coscienza sopita dei cittadini si crogiola nelle banali e ripetitive
abitudini che sembrano riempire la loro esistenza, quando in realtà la
svuotano.
La patina di superficiale benessere che ricopre ogni cosa è rassicurante,
ma illusoria: protegge da verità più profonde e forse dolorose, ma al
contempo mente e imprigiona.
Quella patina, però, sta iniziando a scricchiolare…